
Analisi del periodo
L’analisi di periodo serve ad individuare le proposizioni e la loro funzione all’interno del periodo.
È quindi necessario imparare a suddividere il periodo in proposizioni più brevi: ad ogni proposizione corrisponde un predicato (verbale o nominale).
Attenzione però: le proposizioni sono esplicite quando sono formate da modi verbali finiti (indicativo, congiuntivo e condizionale), mentre sono implicite quando sono formate da modi verbali indefiniti (infinito, participio e gerundio). È dunque importante individuare tutti i predicati presenti nella frase, tenendo presenti le regole generali imparate per l’analisi logica.
Una volta suddiviso il periodo, si individua la principale, cioè la frase portante del discorso. Alla principale possono essere collegate delle proposizioni coordinate, che si trovano sullo stesso livello della principale, e delle proposizioni subordinate, cioè ad un livello inferiore.
Il periodo formato solo dalla principale si chiama semplice; quello formato dalla principale e una o più coordinate, composto; quello, infine, formato anche da subordinate si chiama complesso.
Esistono tipi diversi di subordinate:
- Completive (soggettive, oggettive, dichiarative, interrogative)
- Relative
- Temporali
- Causali
- Finali
- Concessive
- Comparative
- Condizionali
- Consecutive
- Modali
- Avversative
- Eccettuative
- Esclusive
- Limitative
Come si può vedere dai nomi, molto spesso le proposizioni svolgono la stessa funzione dei complementi studiati in analisi logica.
Bisogna imparare a distinguere il tipo di subordinata, indicando anche la forma (implicita o esplicita) e il grado: se la subordinata dipende dalla principale si dice di 1° grado, se dipende da un’altra subordinata si dice di 2° grado e così via.
L’ultimo passaggio consiste nel creare uno schema: ogni predicato viene inserito in un riquadro e i rapporti fra le proposizioni sono indicati da tratti orizzontali (per le coordinate) o verticali (per le subordinate).